trio
Il massaggio che forse l’avrebbe fatta squirtare - Antefatto-
di Braviragazzi17
18.09.2023 |
6.497 |
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"La scelta era ricaduta sulla possibilità di frequentare ambienti in cui avveniva lo scambio tra le coppie, elemento che sicuramente aveva solleticato i due..."
Distesa a bordo piscina con il vento che spirava, la maglietta che si sollevava, il brivido di piacere legato a quel movimento della t shirt su e giù che le sfiorava continuamente i capezzoli e la consapevolezza di essere sola in quell’angolo di paradiso tutto suo…Bianca pensava a quel massaggio che le era stato proposto… un massaggio finalizzato a farle provare sensazioni molto forti, fino a farla godere in presenza ed in collaborazione con suo marito.
Fino a quel momento aveva fatto tantissimi massaggi negli alberghi, sulle navi da crociera, in tutte le situazioni in cui era possibile usufruire di questo servizio, lei era sicuramente in prima fila: massaggio distensivo, energizzante, al cioccolato, al vino, ne aveva provati diversi, l’ultimo dei quali era un massaggio di coppia.
Prima di raccontare come si è svolto, si rende necessaria una premessa.
Era da tempo che lei ed il suo uomo pensavano di movimentare il loro ménage intimo, sessuale. La scelta era ricaduta sulla possibilità di frequentare ambienti in cui avveniva lo scambio tra le coppie, elemento che sicuramente aveva solleticato i due consorti. Il marito le aveva proposto di iscriversi a un sito di scambisti, così per provare a vedere se fosse possibile avere contatti, instaurare delle conoscenze e realizzare quel progetto di eccitante trasgressione condivisa.
Lei era una donna calda, ma quasi inconsapevole, bloccata da tanti tabù e da una vita familiare che la faceva sentire oppressa. Hanno cominciato, nei momenti intimi, a fare qualche fotografia… Bianca quasi si vergognava di rivedersi, ma piano piano questa situazione cominciava a piacerle ad eccitarla (si sentiva unica, desiderata non solo da lui, ma anche dagli altri che la guardavano in quegli atteggiamenti intimi e manifestavano delle voglie nei suoi confronti).
Durante i loro amplessi cominciavano a parlare anche di inserire nel loro ménage le coppie e di provare rapporti tra donne: scambi di attenzioni, palpeggiamenti ed anche di più. Lei era molto brava ad usare la lingua non solo quando baciava, ma anche durante l’approccio con le parti intime di lui; molto spesso durante i momenti di elevata eccitazione si compiacevano ad immaginare cosa avrebbe potuto provare un’altra donna al contatto con la sua lingua; con le sue labbra vogliose di sperimentare, leccare, succhiare, ingoiare.
Allo stesso tempo anche lei pensava al piacere che avrebbe potuto provare con la presenza attiva di una donna sul suo corpo; questi pensieri le facevano raggiungere l’orgasmo in brevissimi tempi e quindi si era convinta di avere anche questa sorta di inclinazione bisex trasgressiva che la portava ad un piacere più elevato.
Lui per suo conto aveva sempre desiderato vederla con un’altra donna, piacere comune a molti uomini e pensare che questo desiderio potesse avverarsi, gli procurava un fermento, una voglia di proseguire verso quella strada di sottile perversione.
Ancora ignari di ciò che li aspettava, si erano decisi, quando si era presentata la possibilità, a fare un massaggio di coppia. Non avevano affatto idea delle modalità con cui sarebbe stato eseguito e quindi si erano recati in un centro benessere, fatti accomodare in una stanza piuttosto ampia con luce soffusa, musica rilassante, dotata di due lettini paralleli distanti appena lo spazio necessario affinché le massaggiatrici potessero muoversi agilmente.
Le donne li avevano invitati a spogliarsi e ad indossare uno slip di carta trasparente quasi impalpabile e si erano allontanate. I due avevano avuto il tempo di uno sguardo d’intesa, abituati ai massaggi rilassanti, defatiganti avevano ipotizzato che sarebbe stato bello farsi massaggiare contemporaneamente, una nuova esperienza da condividere.
Il massaggio è stato tutt’altro che rilassante; mentre una donna si dedicava a lei, l’altra era protesa verso lui, erano così vicini da potersi guardare agevolmente e lei sentiva le mani della massaggiatrice che si facevano più insistenti sul seno, con movimenti rotatori sui capezzoli; una volta scesa verso l’interno coscia aveva cominciato a percepire un’insistenza verso le sue parti intime; scendendo e salendo lungo la coscia, le mani si aprivano e le dita quasi raggiungevano il clitoride, per poi dirigersi verso la parte posteriore, benché lei fosse distesa a pancia in su.
Era un movimento ritmico che le procurava un’eccitazione sottile e crescente, non poteva crederci, rischiava di bagnarsi e questo non era previsto.
A tratti obnubilata da questo stato, dirigeva i suoi occhi verso lui, in modo quasi sfuggente, timido, ma incuriosito allo stesso tempo. I loro sguardi alle volte di incrociavano: lui guardava lei che sbirciava dalle palpebre semichiuse ed osservava come le abili mani della massaggiatrice palpavano il suo corpo e questo lo eccitava tremendamente, ed alienato in quella posizione supina, seminudo non riusciva a contenere un’erezione non del tutto celata dall’asciugamano.
Una volta terminato il massaggio, la coppia, dopo una doccia profumata si era diretta verso una piscina molto particolare, perché era in parte coperta, in parte alla luce del sole, immersa in una zona campestre, circondata da fiori colorati dalle tonalità accese. La piscina arrotondata, scavata nella roccia e perfettamente integrata nel paesaggio, aveva l’acqua piacevolmente tiepida ed era deserta.
Quale migliore invito per i due?
Lei, ancora eccitata, si era immersa cercando il membro di lui, lo aveva preso tra le mani e lo stringeva muovendolo su e giù; questa presa inaspettata lo aveva fatto trasalire, lo sentiva ingrandirsi sotto le mani esperte della moglie che, lasciando ad un certo punto la presa, aveva cominciato a strusciarsi e lo guardava con gli occhi da porca, inumidendosi le labbra come se volesse prenderlo in bocca.
Questa scena sembrava interessare soltanto loro due, ma non è detto che non si potesse vedere dall’altra parte della vetrata che, oscurata all’interno, poteva non esserlo dall’esterno. Chissà, forse qualcuno sbirciava per assicurarsi che il lavoro fatto stesse producendo i suoi frutti…
L’eccitazione era così forte, non solo dettata dal massaggio stimolante, ma anche dall’idea di poter essere visti, che lei, senza pensarvi un attimo, si era distesa a pelo d’acqua aprendo le gambe e lui aveva uscito il suo uccello dal boxer aderente e l’aveva penetrata con decisione.
Scopare in acqua è una sensazione particolare, quasi come se ci sia un’altra persona che rende la penetrazione unica.
L’acqua da un lato ti accarezza il corpo, stimolando i percettori tattili, mentre dall’altro crea quasi un ostacolo alla penetrazione, tanto da indurre l’uomo a spingere più forte. Waooo ! Questa scopata, breve, ma intensa, è stata il vero inizio di uno stato di perenne eccitazione a cui Bianca è stata sottoposta per mesi interi.
Dunque la domanda logica era:
“Perché non condividere questa eccitazione con altri”?
Sarebbe bello raccontarsi, soddisfare i reciproci interessi con persone con esigenze ed idee affini…
Naturalmente quella scopata ha avuto un Secondo Atto una volta tornati a casa; la voglia era ancora tanta ed andava soddisfatta a tutti i costi…
Di lì a qualche tempo si era pensato di fare un massaggio con un massaggiatore esperto, un massaggio tantra e qui si apre un altro capitolo di cui si parlerà in seguito…
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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